venerdì 20 febbraio 2009

LA VITA E' UNA COSA SERIAL - Gli heroes del Quarto Potere
Avercene di "Entertainment Weekly" in Italia. Avercene di settimanali che dedicano il maggior numero di copertine alle serie tv, invece che sbattere in prima pagina personaggi poco reality che fingono tresche fra le frasche, collera on the beach, bestemmie che fanno tremare i muri della Casa. Avercene, soprattutto, di analisi critiche approfondite sull'insuccesso, tali da spingere la produzione di un telefilm a fare il mea culpa e cambiare rotta. In questo senso, il numero di "EW" di ottobre che recava in copertina il titolo "Fallen Heroes", il quale richiamava ad un lungo articolo interno ricco di spunti, critiche e possibili soluzioni per la serie di Tim Kring in declino d'ascolti (meno 20% di pubblico rispetto all'anno scorso), andrebbe conservato in archivio. Quelle stesse pagine, si è detto, avrebbero provocato dopo pochi giorni il licenziamento dei due produttori-autori Jeph Loeb e Jesse Alexander, rei di aver complicato la sceneggiatura - secondo "EW" - con troppi personaggi poco approfonditi che si perdevano negli sviluppi della storia. Insomma, la goccia che ha fatto traboccare il Vaso di Pand-Heroes! Nello stesso periodo, Guia Soncini, sulle pagine di "Gioia", sferzava senza pietà, con la sagacia a lei abituale, la serie made in Italy-ma volemo fà Sex&The City "Amiche mie" (si veda "L'Edicola di Lou" del mese scorso). Era tra le ultime critiche al serial che mettevano in evidenza il malcelato e malriuscito scimmiottamento di Carrie e compagne, sdegnosamente rifiutato, con una punta di arroganza, dal team autoriale. Di lì a poco, per sfrondare qualsiasi dubbio, veniva annunciato con le mani avanti che la seconda stagione del serial era in cantiere, alla facciaccia di tutte le critiche che Rusic...avano. Ho sempre in mente quella proposta provocatoria di Aldo Grasso di istituire una "patente a punti" per gli autori. Un'idea caduta immeritatamente nel vuoto. Una volta, nel nostro Paese, se un prodotto televisivo criticato negativamente dalla stampa riscontrava un buon ascolto si faceva spallucce, sventolando lo share. Oggi se si floppa anche nel pur contestato Auditel, i team produttivi e autoriali ingranano la quarta, oltre che verso i critici, anche contro il pubblico "che non ha capito il prodotto". Soprattutto per i titoli seriali italiani, i quali poi sono così terra-terra (se non six feet under) che sfido chiunque a non capirli (o a capire che il più delle volte sono c..ate pazzesche). Prendete il fin troppo piacione "Commissario Manara", per esempio, che meglio avrebbero fatto a chiamarlo "Mannaro", vista la trasformazione italiota dell'inglese "Eddie Shoestring, detective privato" (1979). Si tratta dell'unico telefilm al mondo in cui il labiale è fuori sincrono rispetto alle basette del protagonista Caprino (che non è una qualifica casearia ma, nomen omen, è il cognome dell'attore basettato). Ecco, se in Italia ci fosse un settimanale lontanamente equiparabile a "EW", ci potremmo aspettare di leggere qualche illuminante rasoiata (alle basette) di certe serie tv italiane, qualche critica in più e qualche articolo-zerbino di lancio in meno, senza aspettare mesi e mesi un articolo di fondo di Ernesto Galli Della Loggia o dello stesso Grasso sul "Corsera" a proposito della condizione disastrata della nostra fiction. E non ci sarebbe neanche bisogno dello sforzo di suggerire cambi di rotta, se non quello di indicare a Manara un barbiere che sa andar di scalpello, più che di capello. Basterebbe una domandina, che so, sul motivo per cui si parli prevalentemente in romanesco, anche in serie ambientate a Milano, Parma, Torino. E invece niente. Meglio intervistare i protagonisti caprini per sapere quale piatto preferiscano, come ci si senta ad interpretare un protagonista con due chili di basette, quali siano i modelli di riferimento (!). E' la stampa bellezza, e annamo avanti così.
(Articolo di Leo Damerini pubblicato sul "Telefilm Magazine" di Febbraio)

giovedì 19 febbraio 2009

NEWS - Fast, fast, web, web! Accordo tra Sony e Fastweb per vedere telefilm nuovi e vintage
(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Fastweb ha concluso un nuovo accordo con Sony Pictures Television International per ampliare la sua offerta di programmi 'on demand' via Internet, con film, telefilm e classici della televisione americana. In passato la divisione di Sony ha gia' fornito film a Fastweb per il suo servizio di tv on-demand, ma il nuovo accordo allarga la collaborazione ai telefilm, dai classici come ''Charlie's Angels'', ''Starsky & Hutch'' e ''I Jeffersons'' fino alle serie piu' recenti, quali ''The Shield'' e ''Strong Medicine''.
QUIZ - La Miss Stampa dei telefilm era...
Per tutti coloro che sono rimasti in apnea dal 25 novembre scorso, giorno del Quiz per scoprire chi fosse la Miss Stampa dei telefilm, colei che leggeva un giornale tanto avidamente da finirci dentro col muso, o forse per ripararsi dagli scatti di un paparazzo troppo pressante, che voleva far finire la poverella sullo stesso giornale, ma del giorno dopo, con la sua foto ben pagata, tanto per consentirgli di arrivare alla fine del mese...Insomma, dopo una delle frasi più lunghe della storia dei blog, la Miss Stampa dei telefilm era Jessica Alba. Forse grazie alle frequenti letture, l'ex "Dark Angel" ha tratto le informazioni che le hanno permesso di recente di sfoggiare una cultura storico-geografica da Nobel (sicuramente più di quella di tal Miguel D'Escoto, il fantomatico Presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu intervistato da Bonolis durante Sanremo che ha sparato a zero contro gli USA: uno con quella cravatta gialla Stabilo Boss dovrebbe essere punito con una doccia insieme ad Albano quando lancia gli acuti di prima mattina sotto gli scrosci prima di andare a mietere l'amato vino nei campi)...A breve un nuovo elettrizzante Quiz che farà cantare dalla gioia tutti i lettori di Telefilm Cult.

martedì 17 febbraio 2009

NEWS - La Ghostbuster con la quarta. Jennifer Love Hewitt fa il poker "fantasma" su FoxLife dal 11 marzo
Il suo dono è spesso difficile da gestire, ma la gioia di ogni persona che ha aiutato è la più grande ricompensa. Lei è Melinda (Jennifer Love Hewitt), protagonista di "Ghost Whisperer", che torna con la 4ª stagione su FoxLife (canale 112 di SKY), in onda ogni mercoledì con doppio appuntamento alle 21.00 e alle 21.55 a partire dall’11 marzo in prima visione assoluta in Italia. La terza serie si era conclusa con incredibili rivelazioni sul padre di Melinda e sul motivo del suo ritorno a casa. La quarta promette grandi novità nella trama e nel cast. Si comincia con un nuovo ingresso già dal primo episodio, in cui Melinda accorre dal professor Rick Payne (Jay Mohr), quando un incendio scoppia alla Rockland University. Jim (David Conrad) è insieme a lei e salva Eli James (Jamie Kennedy), un professore di psicologia che, dopo essere rimasto senza vita per dieci minuti, viene rianimato e acquisisce la capacità di sentire le voci dei fantasmi delle persone morte. Un dono molto simile a quello di Melinda, che li unirà e cementerà il loro rapporto di amicizia. Intanto Melinda e Jim tentano di avere un figlio ma per la giovane coppia non è facile concentrarsi sulla vita privata. Al loro fianco c’è sempre Delia Banks (Camryn Manheim), amica e collega di Melinda, sua confidente nei momenti più duri e mamma di un bimbo di undici anni.

"Il trivial game + divertente dell'anno" (Lucca Comics)

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Il GIOCO DEI TELEFILM di Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, nei migliori negozi di giocattoli: un viaggio lungo 750 domande divise per epoche e difficoltà. Sfida i tuoi amici/parenti/partner/amanti e diventa Telefilm Master. Disegni originali by Silver. Regolamento di Luca Borsa. E' un gioco Ghenos Games. http://www.facebook.com/GiocoDeiTelefilm. https://twitter.com/GiocoTelefilm

Lick it or Leave it!

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