sabato 11 marzo 2006

NEWS - Tornano "I Soprano", ma la mafia vera è nei guai
(ANSA) - WASHINGTON, 10 MAR - Dopo aver lasciato gli appassionati per quasi due anni senza un nuovo episodio, i 'Sopranos' tornano nel fine settimana sulle tv americane per la serie d'addio, che si fa precedere da recensioni entusiaste ed estasiate sui media. Tony Soprano e la sua gang di mafiosi depressi affrontano il viale del tramonto di pari passo con la crisi della mafia italoamericana vera. Il parallelo non sfugge a "UsaToday" e il quotidiano mette in prima pagina oggi la foto del mafioso televisivo James Gandolfini insieme con quella del presunto boss in carne e ossa John Gotti junior, il cui processo e' alle ultime battute. In un'inchiesta, il quotidiano racconta la crisi di Cosa Nostra per effetto delle indagini di questi anni dell'Fbi e della decisione di molteplici 'uomini d'onore' di accettare di testimoniare l'uno contro l'altro. Anche i Sopranos si presentano, nell'ultima stagione sulla rete Hbo, con molti problemi, tra i quali il desiderio di alcuni dei soldati di Tony Soprano di appendere la pistola al chiodo e ritirarsi a fare i pensionati in Florida. Le fatiche del boss per tenere in piedi la 'famiglia', insieme ai suoi continui faccia a faccia con la psichiatra, saranno il tema che accompagnera' i Soprano verso l'epilogo. Con il ritorno dei Soprano, tornano a farsi sentire anche le proteste delle organizzazioni italoamericane, che da sempre si battono contro gli stereotipi di Hollywood sugli 'italiani mafiosi'. L'organizzazione Italian-American One Voice Coalition si e' lamentata per la caratterizzazione che viene data nella serie tv agli italiani del New Jersey. Ma Kenneth Ciongoli, il presidente della Niaf, la principale organizzazione degli italiani d'America, ha confessato al New York Times che a lui la serie piace, anche se a suo avviso attribuisce agli italoamericani difetti che sono in realta' della societa' americana nel suo complesso. (ANSA).
NEWS - Teri Hatcher rivela molestie dello zio e lo fa arrestare
(ANSA) - NEW YORK, 8 MAR - Drammatica rivelazione dal set di Casalinghe Disperate: Teri Hatcher, la Susan del popolare serial della Abc, ha conservato per 35 anni il terribile segreto di esser stata molestata sessualmente per anni da uno zio quando era bambina. In una intervista confessione con Vanity Fair, Teri ha detto che lo zio, Richard Hayes Stones, aveva cominciato a molestarla quando lei aveva cinque anni ed e' andato avanti per tre o
quattro anni. I suoi genitori - ha raccontato l'attrice -
sembravano non accorgersi di nulla anche se la madre
probabilmente ebbe sentore che qualcosa stava andando storto quando la piccola Teri 'diede di matto' una volta che lo zio e la zia erano stati invitati a cena e lei aveva otto o nove anni. "Mia madre aveva capito che c'era qualcosa che non andava. Mi tiro' fuori dalla situazione ma non mi fece mai domande", ha detto l' attrice: "Da allora non vidi mai piu' ne' Richard ne' sulla moglie". La vicenda e' tornata a galla con un colpo di scena proprio in stile 'Casalinghe Disperate'. Nel 2002 la non ancora famosa Susan del serial della Abc riscopre ritagli di giornali in uno scatolone a casa dei genitori. Un articolo riferiva del recente arresto dello zio per molestie sessuali sulla figlia di un vicino. La giovane vittima, Sarah Van Cleemput, si era uccisa lasciando un bigliettino: "Se pensi che una persona normale non puo' ammazzarsi, faresti bene a chiedere a Dick conto e ragione". Dopo aver dibattuto a lungo con se stessa se farsi avanti con la sua esperienza, Teri contatta quindi la magistratura e scopre che l'azione legale contro Richard Stones si era impantanata per mancanza di prove. "Senza Teri il caso sarebbe stato archiviato", ha detto a Vanity Fair il procuratore della contea di Santa Clara, Chuck Gillingham: "Lei si mise a nostra disposizione, pronta a parlare della cosa piu' terribile che puo' capitare a un bambino. E' stata una persona meravigliosa". Stone e' stato condannato a 14 anni di prigione, con la pena ridotta per aver confessato altri tre casi di molestie sessuali. Il patteggiamento ha evitato il processo e il caso all'epoca non ha ricevuto pubblicita'. (ANSA).

giovedì 9 marzo 2006

BOLLETTINO - I peccati vibranti di Eva e Teri
Non ha peli sulla lingua né da altre parti la disinibita Eva Longoria, ormai entrata perfettamente nella parte della mitica Solis di “Desperate Housewives”. E così snocciola il segreto per ravvivare il rapporto di coppia: “sfoggiare una depilazione intima alla brasiliana. Rende il sesso magnifico, da orgasmo travolgente. La prima volta che l’ho sperimentata è stato come entrare in un’altra dimensione. Donne, provatelo e non ve ne pentirete! Io ne vado molto orgogliosa”. Ma non è l’unico peccato di Eva, attualmente sul set del nuovo film “The Sentinel”, al fianco di Michael Douglas e Kiefer Sutherland nei panni di una testimone da proteggere (la pellicola uscirà in America ad aprile): “dopo che ho confessato di aver raggiunto il mio primo orgasmo con un vibratore, sono stata sommersa da dildi vibranti in omaggio. Penso di aver detto una cosa ovvia: come si può conoscere il corpo di un altro se non si conosce prima il proprio? Non ci devono essere tabù. E così a Natale mi sono trovata a riciclare vibratori alle mie amiche, anche se in realtà lo facevo anche prima della mia confessione. E’ divertente ed eccitante scambiarsi i differenti modelli”. L’azienda cosmetica L’Oreal, che ha ingaggiato la Longoria per un milione e mezzo di dollari quale testimonial, si è messa letteralmente le mani nei capelli. Forse Eva è stata contagiata dalla collega Teri Hatcher, che prima di lei aveva dichiarato a più non posso che “l’unica cosa sulla quale puoi contare da single è il tuo vibratore. Tra l’altro se hai 40 anni, ti fa tornare indietro di 20 anni, quando esplori la tua sessualità per le prime volte”. Comunque, il successo ottenuto dalla Longoria con “DH” non le ha dato alla testa (forse da altre parti, diranno i più maliziosi…): “dopo il boom di ascolti avrei potuto farmi chiunque, ma io preferisco una relazione fissa. La monogomia ai giorni nostri è più eccitante”. O quantomeno vibrante.
(Articolo di Leo Damerini tratto dal "Bollettino dell'Accademia" del "Telefilm Magazine" di Marzo)
BOLLETTINO - “Separate Housewives”: aria di crisi a Wisteria
Nonostante il pubblico le premi a dismisura, eleggendole le più viste della tv americana, i critici a “stelle e strisce” si sono arrabbiati con le “Desperate Housewives”: la seconda stagione del telefilm creato da Marc Cherry, con ascolti dai 25 ai 27 milioni di spettatori in patria ed attualmente in onda su FoxLife in Italia, ha deluso ed e' stata liquidata da molti commentatori con giudizi negativi e attacchi a Cherry, accusato di non ''aver curato le sceneggiature”. Secondo David Bianculli del “New York Daily News” alla serie quest'anno mancano nuovi elementi di tensione: la trama degli episodi con il personaggio di Alfre Woodard, Betty, che tiene imprigionato qualcuno nella sua cantina, ''non ha solo sprecato il talento della Woodard ma anche il nostro tempo''. Molti i critici che ritengono che la colpa sia di Cherry, il quale dopo il successo planetario di “DH” avrebbe trascurato la sua creatura per dedicarsi a nuovi progetti. Un'accusa che l'ideatore, in un'intervista con l'Associated Press, rimanda al mittente: ''Sono coinvolto nella scrittura delle puntate come in passato, collaboro alle storie, offro spunti, riscrivo costantemente. Mi prendo il merito e la colpa per tutto quello che finisce in tv - ha detto - E' vero che stiamo provando nuovi elementi. Alcuni possono funzionare, altri meno; questa e' la natura di questo genere di tv. Non possono essere tutte gemme''. Ad aggiungere legna al fuoco ci ha pensato il “birillo” di Page Kennedy – l’attore di colore che nel secondo ciclo interpreta Caleb – il quale invece di dare la mano alle colleghe dava ben altro sul set: la ABC l’ha licenziato per “condotta impropria”. Ma soprattutto ha remato contro il pezzo tranchant (ed illuminante) di Henry Goldblatt su “Entertainment Weekly”, intitolato “Separate Wives”. Il critico ha notato che le quattro protagoniste, nei primi due mesi del secondo ciclo, si sono viste assieme per un totale di soli 135 secondi. “Ormai il serial è diviso in 4 sit-com che corrono parallele: la serio-comica Bree, la rigida mogliettina che ha perso il marito masochista; Susan, all’insegna della commedia romantica, deve lottare con la sua nemesi bionda (Edie) per un amore impossibile; Solis, ovvero ‘il suo milkshake attira tutti i ragazzi della zona sul suo praticello’; Lynette, la degna erede di Diane Keaton in ‘Baby Boom’. Il problema è che nessuna di queste serie ripropone le atmosfere dark del primo ciclo, quando il poker di donne si riuniva per svelare il mistero dell’amica suicida”. (Mary) Alice nel paese delle lavastoviglie.
(Articolo di Leo Damerini tratto dal "Bollettino dell'Accademia" del "Telefilm Magazine" di Marzo)
NEWS - David Hasselhoff di "Baywatch" accusato di violenze domestiche
(ANSA) - NEW YORK, 09 MAR - Una delle ex star di "Baywatch", David Hasselhoff, 53 anni, un mese dopo avere avviato le pratiche per il divorzio, e' stato accusato di violenze domestiche dalla ex moglie Pamela Bach, 42 anni.
Lo si apprende dal tribunale di Los Angeles che segue il caso, ma non si hanno maggiori dettagli. L'attore aveva iniziato le pratiche per il divorzio il 12 gennaio scorso, invocando le differenze non conciliabili" con la moglie, dopo ben 16 anni di matrimonio. Come si era appreso nelle scorse settimane sia Hasselhoff sia Pamela Anderson torneranno a vestire i panni, per cosi' dire, dei bagnini di "Baywatch", facendo brevi comparsate nel film ispirato alla serie televisiva popolare negli anni '90, diretto da Eli Roth, uno dei protetti di Quentin Tarantino. Nel 2003 Hasselhoff e la moglie Pamela erano rimasti feriti in un incidente di moto, Los Angeles, ed erano stati ricoverati per una serie di fratture e traumi all'Ucla Medical Center' della metropoli californiana. Qualche mese prima, l'attore si era fatto ricoverare nella rinomata clinica per la disintossicazione da droga e alcol di Rancho Mirage (California) fondata dall'ex First lady Betty Ford. (ANSA).

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